Il futuro dell’industria è già qui… Scopriamo sviluppo e storia dell’automazione industriale
Oggigiorno, l’espressione “automazione industriale” è entrata prepotentemente nel vocabolario italiano data la facilità con la quale viene citata negli ultimi anni.
Ormai da circa 50 anni, il progresso scientifico e tecnologico ha portato all’instaurazione di nuovissime metodologie e strumentazioni finalizzate alla graduale sostituzione della forza lavoro umana con quella delle macchine definite intelligenti.
Volendo dare un’esatta definizione di automazione industriale, infatti, ci si potrebbe riferire ad una branca ingegneristica, una disciplina che mira all’utilizzo di macchine e di software informatici per accelerare e automatizzare la produzione industriale.
Ma che dire della storia e del progressivo sviluppo che l’automazione industriale ha subito nel corso del tempo?
Ripercorriamo alcuni step storici cruciali che hanno gradualmente portato alla diffusione a macchia d’olio dei macchinari nell’industria moderna, in una carrellata di eventi ordinati cronologicamente!
La storia dell’automazione industriale: le origini
Se volessimo affibbiare una precisa data all’invenzione dell’automazione industriale, dovremmo tornare parecchio indietro nel tempo, fermandoci alla Rivoluzione Industriale del 1800 e ai primissimi macchinari in grado di stampare a ripetizione o di svolgere le prime mansioni in totale autonomia.
Tuttavia, l’origine del termine “automazione” risale al 1952, quando ben 2 imprenditori statunitensi, John Diebold e Del Harder, si contesero il primato per il primissimo utilizzo dell’espressione.
Diebold, in quell’anno, scrisse il primo dei suoi 12 libri dal titolo Automation: the Advent of the Automatic Factory, nel quale descriveva il suo punto di vista sull’impiego delle macchine nel settore industriale.
Harder, dal canto suo, utilizzò il termine “automazione” per indicare una nuova concezione di movimento automatico nell’industria automobilistica nella quale lavorava come vicepresidente della Ford.
Ad ogni modo, è interessante ricordare che già Leonardo da Vinci, nel 1495, teorizzò e disegnò un qualcosa di molto vicino ad un robot, configurandosi come il precursore assoluto della robotica nella storia dell’essere umano.
Quali sono, però, le tappe che hanno portato al consolidamento dell’automazione industriale?
La storia dell’automazione industriale: le tappe
Come detto precedentemente, la fase storica cruciale per l’invenzione e lo sviluppo dell’automazione industriale è stata senza dubbio la Rivoluzione Industriale, periodo nel quale diversi meccanici hanno indirizzato i loro sforzi verso la teorizzazione di nuovi strumenti che permettessero alle loro aziende di accelerare la produzione.
La primissima introduzione di una macchina automatica nel settore industriale fu quella del telaio automatico per la produzione di tessuti, operata dal meccanico inglese Edmund Cartwright nel 1784; egli riuscì ad ideare un telaio ad energia idrica con il quale fu in grado di tessere una tela liscia, dando praticamente il la per lo sviluppo della Rivoluzione Industriale.
Qualche anno più tardi, nel 1801, il francese Joseph-Marie Jacquard creò il telaio omonimo per la produzione di tessuti con disegni complessi; tuttavia, il vero e proprio cambio radicale avvenne nel 1814, quando Friedrich Schmidt inventò il tornio automatico per la produzione di componenti metalliche, ancora oggi utilizzato da svariate aziende come la Top Automazioni, leader nel settore delle lavorazioni meccaniche.
Un altro evento molto importante ebbe luogo sul finire dell’Ottocento, più precisamente nel 1876, quando il tedesco Nikolaus August Otto inventò e introdusse il motore a combustione interna, strumento che sin da subito divenne la base delle macchine industriali di quell’epoca e di moltissime strumentazioni moderne.
Ripercorrendo la storia e avvicinandoci sempre più ai nostri giorni, è doveroso menzionare l’invenzione del primissimo robot industriale programmabile, denominato Unimate, ad opera di George Devol, nel 1951; quell’evento fu solo la scintilla verso il progressivo spostamento delle mire espansionistiche dell’industria verso la robotica, dato che 8 anni più tardi il giapponese Yakasawa Electric creò il primo robot industriale del Sol Levante.
Nel 1980, il giapponese Motoman diede il suo contributo allo sviluppo dell’automazione industriale creando il primo robot giapponese capace di svolgere un gran numero di mansioni e attività.
Insomma, queste tappe storiche hanno guidato lo sviluppo dell’automazione industriale nel corso dei decenni, impattando in modo significativo sul mondo del lavoro.
Ancora oggi, l’automazione industriale continua ad ingrandirsi e ad evolversi, donando alle industrie di ogni settore la possibilità di rendere la produzione del tutto automatica e sempre più efficiente!