La posizione media di Google è una delle metriche messe a disposizione nella Google Search Console. Lo scopo è quello di analizzare il rendimento del sito web. In particolare questa metrica indica la media delle posizioni ottenute della pagina, in cui è apparsa la proprietà SERP del vostro sito internet.
La media che viene restituita da Google Search Console, è già dall’applicazione messa in realizzazione con altre pagine, che rispondono alla stessa query. Proprio per questo è un dato fondamentale per valutare quanto una pagina è efficace.
Al fine di ottenere una buona media di posizionamento, è fondamentale creare ogni pagina con una buona struttura SEO. Con un corretto numero di parole, la suddivisione in titoli e sottotitoli, con i giusti title tag, l’inserimento di ancor text per una migliore navigazione, le giuste keyword e un accurato utilizzo delle immagini.
Come viene calcolata la posizione media di Google
Il calcolo viene effettuato attraverso una formula aritmetica abbastanza semplice, ma che parte da un ragionamento più complesso.
Facciamo un esempio pratico, la pagina che dovete analizzare è comparsa in 4 ricerche.
Nella prima ricerca è comparsa in 3 posizione.
Per la seconda ricerca è comparsa nella 4 posizione.
La terza ricerca l’ha vista comparire nella 1 posizione.
Infine nella 4 ricerca è comparsa in 5 posizione.
Il calcolo a questo punto è abbastanza semplice, basterà sommare tutte le posizioni e, dividerlo per il numero di ricerche in cui è comparso. (3+4+1+5)/4= 3,25, questa sarà la posizione media della pagina presa in esame.
Naturalmente l’esempio è stato semplificato, infatti ogni pagina se ben posizionata, compare nelle ricerche centinaia di volte.
Nel calcolo della posizione media non vengono sempre considerate le pagine, anche se compaiono nella ricerca. Per essere considerata valida ai fini della media, la pagina deve essere cliccata dal visitatore, in questo modo genera una impression. Proprio questo accorgimento permette di non avere un dato falsato.
Cosa considerare nello studio della posizione media
Anche se il calcolo sembra semplice, l’analisi lo è molto meno. Infatti per una corretta analisi è doveroso fare alcune considerazioni.
Prendendo come esempio la scheda informativa dell’azienda, anche se la posizione media, dovesse risultare bassa, questa è comunque visibile come uno dei primi elementi all’inizio della pagina di ricerca.
Considerando invece le immagini e la loro ricerca, le considerazioni aumentano notevolmente. Si dovrà tenere conto della grandezza dello schermo, uno smartphone ne mostra solo un paio. Un tablet può arrivare a 4-5 immagini per riga. Infine uno schermo da computer ne può mostrare un numero variabile a seconda della dimensione dello schermo.
Infatti la posizione così indicata cambia notevolmente a seconda della grandezza dello schermo utilizzato per guardarla.
Quale valore ha la posizione media di Google all’interno dell’analisi SEO
All’interno di una analisi SEO completa, questa metrica non deve essere presa come assoluto. Infatti sono molti i fattori da considerare, come ad esempio la frequenza di rimbalzo, la presenza di blacklick che indirizzano alla vostra pagina, le impression ricevute e molto altro.
All’interno di un’analisi più ampia, questa metrica ha comunque una sua importanza da non sottovalutare. Assieme alle altre voci può dare un’idea molto precisa di come sta funzionando il vostro sito e, di cosa poter modificare per migliorare la propria posizione. Esistono servizi offerti da una agenzia SEO che possono farti scalare posizioni in pochi mesi e in modo naturale così da poter comparire nelle prime posizioni dei motori di ricerca con le keywords scelte.
Dato che la metrica presa in un solo momento può avere una rilevanza relativa, il modo giusto di considerarla all’interno di una corretta analisi SEO è quello di valutarla nel tempo. Al fine di comprendere se nel tempo questo dato subisce gradi variazioni, ad indicare che anche il sito sta subendo modifiche.
Se desiderate approfondire l’argomento potete consultare la guida fornita dal supporto Google.