Gli incendi boschivi rappresentano un fenomeno in crescente aumento negli ultimi anni su tutto il territorio italiano. I dati statistici dimostrano come il numero di roghi che interessano le aree boschive sia progressivamente cresciuto nel corso delle recenti stagioni estive. Solo nel 2022, secondo i dati dell’European Forest Fire Information System, sono stati registrati oltre 1.500 incendi boschivi che hanno mandato in fumo circa 150.000 ettari di superficie boscata.

Oggigiorno è possibile individuare precocemente lo sviluppo degli incendi boschivi anche mediante l’impiego di sistemi avanzati di rilevamento aereo, quali i droni. Questi strumenti, controllati da piloti in possesso di specifica patente di volo rilasciata da scuole autorizzate come Professione Drone https://professionedrone.com/, consentono il monitoraggio e la sorveglianza continuativa delle aree boschive, permettendo di identificare tempestivamente eventuali focolai di incendio.

Gli allievi di Professione Drone hanno la possibilità di apprendere tecniche avanzate di pilotaggio e utilizzo professionale dei droni anche ai fini della prevenzione e individuazione precoce degli incendi boschivi, grazie a corsi specificatamente dedicati e tenuti da istruttori altamente qualificati. Questo ha contribuito a dotare il sistema di protezione civile di efficaci strumenti di monitoraggio del territorio finalizzati al contenimento dei gravi danni provocati dagli incendi boschivi.

Incendi boschivi: cause naturali e antropiche

Gli incendi boschivi possono essere causati sia da fattori naturali, sia da cause di origine antropica. Tra le cause naturali rivestono particolare importanza i fulmini. Durante i temporali, soprattutto in presenza di alberi molto alti e isolati, i fulmini possono colpire le chiome e innescare incendi boschivi a causa del calore prodotto. Un altro fattore naturale in grado di provocare roghi nelle aree boschive è rappresentato dalle eruzioni vulcaniche. L’emissione di lava, lapilli e ceneri incandescenti può facilmente appiccare il fuoco nelle zone circostanti ricoperte da vegetazione.

Accanto ai fattori naturali, una rilevante quota di responsabilità nell’innesco di incendi boschivi viene attribuita ad azioni di origine antropica. Fra queste, un ruolo importante è svolto dalle sigarette e cicche non spente correttamente e lasciate tra la vegetazione, soprattutto in prossimità delle aree boschive. Altra causa di origine umana è rappresentata dall’accensione di fuochi non controllati per fare picnic o barbecue al di fuori delle aree attrezzate. Un ultimo fattore di natura antropica è costituito dalle scariche elettriche generate dalle linee elettriche in caso di guasti o surriscaldamenti, le quali possono appiccare incendi nelle zone coperte da vegetazione sottostanti i cavi.

Incendio boschivo: Norme comportamentali e Interventi programmati

La prevenzione dei rischi legati agli incendi boschivi rappresenta un elemento di primaria importanza al fine di preservare l’incolumità delle persone e limitare i gravi danni al patrimonio naturale ed economico causati da questi eventi. Tra le norme comportamentali di massima rilevanza vi è il divieto assoluto di accendere fuochi non autorizzati nelle aree boscate o nelle immediate vicinanze. Tale condotta, oltre ad essere punita dalla legge, può innescare incendi boschivi in modo del tutto incontrollabile a causa delle alte temperature e del vento, facilitando così una rapida propagazione delle fiamme.

Altrettanto cruciale è il divieto di gettare cicche accese o fiammiferi ancora accesi, poiché anche un piccolo mozzicone lasciato tra le sterpaglie potrebbe, nel tempo, dar luogo a un rogo di notevoli proporzioni. Da sottolineare è pure l’importanza della tempestiva segnalazione di eventuali focolai agli organi preposti come vigili del fuoco e corpo forestale, in modo che questi ultimi possano prontamente intervenire nelle fasi iniziali dell’incendio, contenendone la propagazione.

Per quanto concerne gli interventi programmati sul territorio, una parte essenziale della prevenzione consiste nella periodica manutenzione di aree boscate e incolte, attraverso la pulizia del sottobosco e l’asportazione di sterpaglie ed essenze arboree secche che possono alimentare le fiamme. Altri accorgimenti includono la realizzazione di piazzole tagliafuoco che ostacolano l’avanzata del fuoco, e il posizionamento strategico di serbatoi d’acqua e attrezzature per agevolare gli interventi di spegnimento.